Archivio per settembre, 2010

… chiedere l’amore…

Pubblicato: settembre 30, 2010 in Di Tutto e di Più

 

Chiedere l’amore.

Sò ke non dovrebbe succedere.

L’amore è un sentimento che nasce spontanemamente, senza i “se”, i “ma”, i “come”…

L’amore viene da sè, non c’è bisogno di chiamarlo…

L’amore nasce dall’entusiamo di scoprire l’altra persona.

L’amore è invadente, perkè occupa la tua mente, il tuo vivere, il tuo cuore, così all’improvviso…

Nasce dalla voglia di sentirla, toccarla, avvicinarsi…

E invece per me chiedere la sua vicinanza è tanto stressante quanto deprimente.

Dover temere di “dare fastidio” quando invece dovrebbe essere l’esatto contrario.

Sentirsi un peso e non l’oggetto della sua serenità.

Cavolikkio… ma tutto ciò può essere chiamato amore ……. ne vale la pena lottare anche contro tutto ciò???

… come canta Lagy Gaga: “I’m a loser in love oh baby… “

… nei momenti di confusione…

Pubblicato: settembre 28, 2010 in Di Tutto e di Più

Nei momenti di confusione mi piace scrivere…

Scrivere è come uno sfogo. Buttare fuori tutti i dubbi, le paure, le riflessioni ke ho dentro…  anche se so ke molta gente potrà leggerli, fa niente, perkè è nella debolezza di un uomo ke capisci ki è….

E allora qst è un periodo di confusione. Abbiamo accellerato parole e azioni. L’amore mi stupisce, ferisce e mi rallegra. capire di essere innamorati e sapere anche che è un sentimento solo a senso unico. Poi ritrovarsi faccia a faccia, essere provocato, cadere nella tentazione, sapere ke sarà solo un modo in più per sperare o illudersi. Aspettare qualke sua decisone, con ansia, paura…  Temere di sentirsi dire “è stato uno sbaglio”… paura di capire ke io ci ho messo tutto me stesso in qualcosa ke forse futuro non ha…  Sperare invece di aver fatto capire quanto è grande il sentimento che c’è di nuovo, dopo tanto tempo…

Perchè quando perdi l’anello di tua nonna, e lo ritrovi a distanza di anni… quell’anellosarà sicuramente l’anello più bello e importante della tua vita… perkè è nella perdita ke capisci l’importanza di alcune cose.. come l’amore….

Periodo di confusione… meno male ke c’è la mia sempre amata Danza ke mi fa compagnia, ke mi consola,  ke mi accarezza quando qualke lacrima vorrebbe scendere… la Danza , la mia reale compagna di Vita… e quando mi hai kiesto “e ora ke farai?” ed io ti ho risposto “mi dedicherò solo a lei, alla danza, lei non mi tradirà mai…” tu mi hai guardato male e con stupore… ma se mi prometti di non tradirmi mai come la danza… allora io sarò l’Uomo più felice di questo mondo….

 

Periodo di confusione… e non so cosa fare, cosa dire e cosa aspettare…

 

...paura...

...paura di farsi male... ancora..

 

Pubblicato: settembre 28, 2010 in Di Tutto e di Più

Vodpod videos no longer available.

… un vero sito…

Pubblicato: settembre 28, 2010 in Di Tutto e di Più

… non so come sia successo, perkè io e la tecnologia  siamo due cose molto lontane…

Vi basti pensare ke quando insegno danza, in genere perdo quei dieci minuti a parlare con lo stereo o mixer ke “casualmente” con me non funzionano…

Vabbè, ieri sera era sul mio blog quando mi arriva il messaggio se volevo passare da un blog di msn a un sito vero e proprio… io , per la serie, clicco sempre “ok”… ho cliccato… e puff… eccomi qui.. nuova veste, nuova grafica, nuovo sito, nuovi casini….

Da stamattina sto cercando di capire come funziona… speriamo di riuscirci entro un anno….

Per adesso mi dico: Buon Inizio Nuovo blog!  

… eva…

Pubblicato: settembre 27, 2010 in Di Tutto e di Più
 
 
Eva si lasciò andare alla tentazione, mangiando la mela…
 
Sbagliò ?
Per qualcuno si, perkè tradì il Padre… tradì la razionalità… il giusto….
Per qualcun altro no, perkè permise all’Uomo di vivere la vita con la Passione e l’Emozione…
Eva, mangiò la mela…
Non se ne pentì…
Perkè comunque aveva comunque assaggiato la mela più buona che poteva assaporare…. gli altri no….
Eva mangiò la mela… era buona…
 
E quando fu cacciata dall’eden se la portò con sè….
 
Eva, ti capisco….
 
 
 
… Mino Il ballerino "eva contro eva"
 
 
 
 
 

…Io ho la matita per scrivere un romanzo incantevole e dolce, tu la gomma per cambiarlo…
…Io ho la matita per fare degli errori nello scrivere, tu la gomma per correggerli…
…Io ho la matita per quel maledetto punto che vorrei mettere, tu la gomma per cancellarlo….

Lucia era abituata a scrivere.
Ogni notte, davanti alla sua lampada, con la copertina sulle spalle, prendeva il diario e inizia a raccontare la sua vita, per filo e per segno, commentando ogni piccolo episodio che poteva vivere. Era il suo racconto. Scriveva e scriveva.
Ogni tanto si fermava, rifletteva, si guardava attorno temendo che qualcuno potesse spiare i suoi più stretti segreti , poi scioccamente rideva da sola, accorgendosi della solitudine di quella stanza.
Lei aveva quella matita fra le mani. Si sentiva padrona del suo racconto, della sua vita.
Era l’unica che poteva scrivere fra le righe dei suoi giorni cosa fare, cosa dire, come comportarsi.
Aveva quella matita fra le mani e solo lei poteva decidere cosa scrivere.
Ma noi siamo padroni di noi stessi finché non decidiamo di regalarci a qualcuno.
Finché il Destino non ci pone davanti un amore che può prendere il nostro cuore, la nostra mente, i nostri sogni, la nostra quotidianità.
Perché l’amore unisce due cuori per farli vivere assieme.
Perché l’amore crea unione dove prima c’era solitudine.
Perché l’amore unisce due persone che riconoscono il proprio essere solo negli occhi dell’altro.
E a Lucia accadde proprio questo.
Si innamorò.
Molto, di lui che aveva sempre visto nel pullman per tornare a casa. Poi un giorno di pioggia, un ombrello prestato, uno sguardo e stranamente, dal nulla nacque quell’amore così forte e che durò per così molto tempo.
Si, passarono la bellezza di sette anni. Vissuti insieme, fianco a fianco, sia nei momenti più felici come quelli più tristi. Una coppia solida. Chiunque li guardasse non poteva far altro che invidiarli, tanto la complicità e il sentimento che trasmettevano alla gente.
Eppure Lucia, amando, qualcosa l’hai persa. La tua matita.
Perché magari ora per illusione potrai credere di averla ancora. Crederai di poter scrivere ancora con la tua mano la tua vita, eppure il tuo racconto oramai coincide con quello di qualcun altro.
Tu potrai avere pure la matita fra le mani, ma lui avrà una gomma.
Una gomma che potrà usare per cambiare la vostra vita, tagliando episodi o avventure, per cambiare personaggi, tempi e luoghi.
Lui avrà la gomma anche per cancellare i tuoi errori quanto i suoi, per correggere gli sbagli commessi, per togliere dalle eleganti frasi di una poesia quelle immagini che potrebbero disturbare.
Ma lui avrà anche la gomma, per cancellare tutta la tua storia. Per volerla dimenticare. Potrà cancellare quel punto che proverai a mettere ogni volta che vi lascerete, potrà cancellare anche le frasi più belle del tuo romanzo.
Perché amare è anche questo.
Rischiare.
Rischiare di scrivere a quattro mani una vita insieme.
Ma le mani sono quattro e sono diverse e non saprai mai se tutte e quattro vorranno scrivere sempre la stessa frase.
Tu vuoi rischiare ?
È questo il gioco.

Amare come scrivere un romanzo a quattro mani.

buonanotte…

Pubblicato: settembre 21, 2010 in Di Tutto e di Più

 

 Buona notte a chi non dorme
ormai da troppo tempo
al sole al vento a questo
immenso cielo blu
buona notte se non ci sei più
buona notte a te che quando
sai mi tiri su
buona notte a chi
si è innamorato follemente
e nella mente adesso ha
solamente lui
pensa a tutto quello che dirà
perchè lo sa bene che
domani lo vedrà
buona notte a te buona
notte a noi
Buona notte a chi conosco
e anche a chi non vedrò
mai
che domani è sveglia
presto spero sia un buon
giorno
buona notte a chi ritorna
e a chi invece partirà
buona notte a chi ricorda e
a chi i sogni non li fa
buona notte a tutto questo…
che domani è sveglia presto

Buona notte a chi domani
poi farà uno sbaglio
notte portagli consiglio
almeno tu
buona notte a chi ha sbagliato già
e magari in questa notte
poi si pentirà
buona notte a chi stanotte
accenderà la luce
perchè l’uomo nero sta
aspettando là
sotto le coperte amore mio
conta fino a cento e aspetta
il bacio di Morfeo

Buona notte a me
buona notte a noi

Buona notte a chi conosco
e anche a chi non vedrò
mai
che domani è sveglia presto
spero sia un buon
giorno
buona notte a chi ritorna
e a chi invece partirà
buona notte a chi ricorda e
a chi i sogni non li fa
buona notte a tutto questo…
che domani è sveglia presto

Che domani è sveglia presto.

… ultima chance…

Pubblicato: settembre 21, 2010 in Di Tutto e di Più
 
 
 
 
… forse non ne vale la pena…
… forse è davvero meglio mettere un bel punto…
… era la mia ultima chance…
…l’hai persa…
… l’ho persa…
Mino, volta pagina per l’ennesima volta….
 
p.s. ho appena letto un link "se vuoi, puoi"
… tu non volevi, non vuoi e non vorrai… 

…. testa affollata…

Pubblicato: settembre 20, 2010 in Di Tutto e di Più
 
 
 
… testa affollata la mia…
Troppi pensieri ke si scontrano fra loro… speranze e desideri… paure e delusioni…
Il lavoro ke pian piano riprendo divora gran parte del mio cervello e del mio tempo… la voglia di ingrandirsi.. di diventare tra i più bravi maestri della zona… guadagnare un pokino di più per permettersi una vita ke non sia solo di sacrifici e restrinzioni.. temere ke la concorrenza ti faccia del male… non essere sempre all’altezza delle aspettative… cercare sempre la novità….
 
Gli amici… quelli che ritornano o ke vorrebbero tornare… quelli con cui non stai più bene eppure ci stai affianco… quelli che non conosci più… quelli che ami alla follia… quelli con cui ti confidi…. gli amici ci sono meno male… sempre e comunque… con i loro pregi e difetti…
 
E poi l’amore… e chi lo capisce più…. tra una porta kiusa, anzi sbattuta in faccia, anke in modo cattivo, per il suo bene, affinkè possa staccarsi dalla speranza di un "noi" ke non ci può essere… sicuro…. di una speranza mia ke me la tiro da mesi, ormai quasi inutilemente… illudendomi anke del più piccolo "ciao"… però quando sei preso ke ci puoi fare.. il chiodo batte sempre lì… sul ferro caldo e finkè non si spegnerà la fiamma che lo alimenta non smetterò a illudermi… e poi ieri sera… l’Amoroso cantava "le coincidenze ci faranno incontrare"….. e dopo due anni è stato strano rivederti… mano nella mano con un’altra persona mentre ti voltavi a guardarmi e poi a mandarmi quei messaggi… ke dire…. cosa c’è? soprattutto dopo il modo in cui mi hai lasciato….?
 
… periodo nuovamente starno per me… forse perkè sono ritornato appieno nella mia vita reale….
 
… e allora dai iniziamo i giochi e vediamo come va………….
…assurda la mia vita, me lo ripeterò sempre…
 

by Mino il ballerino "assurdo pensare"

 

 

 

 

 

 

 

Anna si illudeva e lo sapeva.

 

Ma a volte far finta di poter raggiungere la luna è l’unica motivazione per camminare e viaggiare in questo mondo. Poi alla fin fine sappiamo che non ci potremo mai arrivare, ma in  questa illusione avremo conosciuto gente e posti nuovi che ci avranno distratto dal nostro obiettivo, forse anche solo per un secondo, ma almeno utile per dimenticare quella Luna che tanto desideriamo e tanto ci fa del male.

 

Lei era innamorata, ma non lo voleva ammettere.

Ammettere di amare significa ammettere di dipendere da qualcun altro e per chi si fa portavoce dell’orgoglio e dell’autosufficienza sarebbe un passo falso.

Anna era una donna molto forte, forse troppo.

Era arrivata alla soglia dei quaranta solitaria, o come si dice oggi nell’epoca moderna e trash, single.

Aveva desiderato, aveva provato passione, si era solo divertita, ma forse non aveva mai amato.

Si autoconvinceva che non era indispensabile, che non era importante amare.

“Si può vivere senza amore, ve lo assicuro” ripeteva continuamente alle amiche.

In realtà lei aveva amato. Solo una volta.

Ne era rimasta talmente bruciata che il suo cuore, andato a frantumi, non è riuscito più a rigenerarsi.

Aveva amato. Aveva sopito il suo carattere, la sua personalità, la sua vita per lui.

Aveva rinunciato ai suoi sogni solo per lui.

Aveva cancellato parte di sé per quell’amore arrivato all’improvviso.

Poi quando un giorno entrò in casa e lo vide con un’altra, nel letto, mentre si divertivano alle sue spalle, il suo cuore e la sua mente non ce la fecero più.

Il cuore andò in frantumi.

La sua mente divenne gelida.

Lei divenne un muro.

Così passarono anni.

Usò gli uomini e si fece usare.

Si divertì con loro.

Non provò mai un sentimento, perché “non ne vale la pena, ciò che ti può dare un uomo è solo quello che hanno nei pantaloni o un bel gioiello… il resto lo lasciamo alle favole….”

Il suo cinismo, la sua freddezza, il suo orgoglio divennero lo scudo, e la giustificazione del suo agire.

Ma la Vita così come ti ha fatto del male, può chiederti perdono e regalarti al momento meno opportuno il dono più bello.

Così Anna conobbe per puro caso Stefano.

Erano in discoteca. Amici in comune. Un cocktail offerto. Quattro chiacchiere. Buonanotte.

“Buonanotte?”

Si chiedeva Anna: “dopo una serata non mi ha nemmeno chiesto se mi poteva accompagnare a casa per poi… ma è strano…”

Il giorno dopo le arrivò un messaggio: “Buongiorno cara. Sono Stefano. Scusa la mia invadenza, ho chiesto il tuo numero a Luca. Volevo sentirti e magari offrire un caffè. Sempre se ti va.”

Nel pomeriggio presero un caffè. E nulla più.

Stefano era diverso dagli altri. Non la usava. E non voleva nemmeno farsi usare a quanto pare.

Passarono un mese così.

Appuntamenti. Qualche bacio fugace. Dolci parole accompagnate da antichi ed eleganti gesti.

Una sera, in riva al mare con un forte vento, lui prese la sua mano e le disse “posso innamorarmi di te?”

Per la prima volta delle lacrime di felicità bagnarono il viso di Anna.

E quella donna che si era venduta al sesso e al cinismo si abbandonò invece all’Amore più vero e sincero, innocente e puro.

Passarono vari mesi.

Felici.

Pieni di gioia e serenità.

L’Amore può fare anche questo, cambiarti del tutto e renderti migliore.

Giorno dopo giorno il sentimento cresceva sempre di più, e Anna ne rimaneva sempre più sconvolta, felicemente.

Dedicarsi totalmente ad un’altra persona. Donarle il cuore e la quotidianità. Condividere sentimenti, esperienze, difficoltà, tutto.

Era innamorata e non lo sapeva.

Eppure…

Ma anche nel cielo più limpido arrivano le nuvole.

E le nuvole provocarono Anna e lei non riuscì a resistere.

Una sera, infatti, erano in discoteca. Stefano mancava per lavoro.

Le si avvicinò un affascinante ingegnere, la corteggiò come solo un Don Giovanni sa fare, lei rimase turbata, forse la sua ingenuità, forse qualche bicchiere di troppo, o solo la solita voglia di evadere dall’abitudine la presero e in quella notte tradì il suo Amore.

Anna perché?

Non eri felice? Non eri innamorata? Perché lo hai fatto?

Perché hai rinunciato all’Amore per una notte? Per un divertimento? Per un gioco?

Appena si svegliò in un letto di un estraneo il Disagio e la Paura presero il soppravvento.

Si vestì e scappò via piangendo.

Tornò sulla riva di quel mare dove le era stato chiesto di iniziare un sogno nella vita reale. Pianse tutto il giorno. Tornò a casa. Si buttò nella doccia cercando di cancellare dal suo corpo quella maledetta notte che le avrebbe rovinato sicuramente la Vita.

Spense il cellulare.

Non aveva il coraggio di rispondere a Stefano.

La vergogna l’assaliva ogni secondo.

Qualcuno suonò al campanello. Era lui. Stefano.

Nel pieno di un pianto pieno di vergogna e dolore confessò tutto, il suo Amore non meritava menzogne. Lui freddo e distaccato la guardava. Ma quei occhi lucidi parlavano, anzi le gridavano addosso la delusione e la sofferenza che quell’uomo stava provando in quegli instanti.

Lui disse semplicemente “addio” e andò via.

Freddo, distaccato, lontano.

Non voleva regalarle nemmeno il dolore dell’innamorato ferito, lei non meritava nemmeno quello.

Passò un mese nel silenzio.

Anna riprovò a chiamare Stefano. Si videro per un caffè. Ma appena si avvicinava alla sua mano, lui schifato si allontanava.

Presero un secondo caffè. L’unica frase che riuscì a dire Stefano era “è tutto inutile”.

Passarono altri mesi. Solo qualche sms.

Qualche saluto.

Poi l’indifferenza completa.

Ma Anna non si dava pace. Non si perdonava. Non poteva farlo.

Voleva amare. E voleva amare solo Stefano.

Dopo un anno lo richiamò.

Lui era più tranquillo.

Si videro per una cena. Parlarono molto. Lui aveva trovato lavoro. Frequentava nuova gente e nuovi posti. Aveva  viaggiato. Aveva vissuto anche un’altra storia. Quest’ultima notizia turbò Anna.

Nel suo sguardo si percepiva qualcosa di strano e Stefano le disse:

“bhe, per forza.. la vita va avanti… dopo una caduta ci si rialza… è la vita… “

Lei si alzò dal tavolo e se andò.

Non riusciva ad accettarlo. Che le mani di Stefano avessero toccato un altro corpo, no, non lo accettava. Era puro egoismo. Lo sapeva. L’egoismo di chi ama.

Passarono altre settimane. Continuarono a sentirsi.

Anna ci sperava, ci credeva…. Si illudeva.

Anche la più piccola e dolce parola che Stefano le poteva dire , lei poteva e voleva fraintendere.

Un suo “a presto” diventava chissà quale promessa.

Un suo “ vorrei tanto davvero” si trasformava “ci sto riprovando”.

Illudersi le faceva bene.

La rassicurava.

Passarono altri mesi. Lei che viveva in una finta e bugiarda illusione.

Lui che sicuramente provava ancora qualcosa, ma un qualcosa che piano piano doveva morire. Il perdono è una virtù che non tutti hanno e Stefano a quanto pare non la conosceva.

Eppure a lei sarebbe bastato prendere la macchina ogni sera, fare quei chilometri per raggiungerlo, dirgli “ciao” e andarsene. Le sarebbe bastato anche solo quello, tanto era l’amore che poteva ancora provare.

 

 

Perché dopo una caduta ci si rialza, è vero, più forte di prima, ma solo  perché si sa come camminare e dove mettere i piedi, pur ripercorrendo la stessa strada.

Il problema è se riusciamo a trovare il coraggio a ripercorrere la stessa strada dopo l’inciampo.

Questo è il reale problema.

 

 

Di

Mino Bianco